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Ho incontrato una Dea

Non so chi di noi fosse più eccitata, lo presi in bocca lentamente, facendo scorrere le mie labbra lungo la sua asta ormai dura e ritta, mi piaceva il suo sapore, cominciai a leccare, succhiare, a far girare la mia lingua intorno al suo glande che ormai aveva la pelle tesa al massimo.
Veronica, questo è il suo nome, mugolava di piacere ed io godevo di questo membro teso e duro nella mia bocca, non avrei mai voluto sentirlo smettere di pulsare fra le mie labbra.
Dopo alcuni minuti Veronica mi disse "aspetta" si alzò, si girò e mi mostrò il suo meraviglioso culetto. Il filo del suo perizoma spariva fra le natiche tonde, tornite e sode. Lo scostai, le abbassai le mutandine e mi tuffai con tutto il mio viso fra quel ben di Dio!
La mia lingua correva dal suo sfintere alle sue palle, le prendevo in bocca, le mordicchiavo. La pelle era liscia come di velluto, completamente depilata, come d'altronde lo sono anch'io, ero eccitato ed inebriato dal suo profumo.
Mi disse " Basta! ora tocca a me, siediti"
Mi sbottonò e mi tolse lentamente la camicia, la mia eccitazione aumentava di secondo in secondo.
Fece a me quello che io avevo fatto a lei, cominciò a baciarmi e leccarmi i capezzoli li sentii diventare duri e turgidi nella sua sapiente bocca. Quando furono abbasta tesi cominciò a mordicchiarli sempre più forte, io non capivo più nulla, non distinguevo più il piacere dal leggero dolore che i suoi delicati morsi mi procuravano, mugolavo come una cagna in calore, ed ea quello che volevo, essere una cagna in calore.
Tutto d'un tratto smise, "alzati in piedi" mi disse. Si inginocchiò davanti a me, la sua verga era sempre ritta e tesa, avevo voglia di sentirla di nuovo nella mia bocca.
Come aveva fatto con la camicia pian piano mi tolse i pantaloni, il mio membro ormai in erezione usciva dal mio perizoma di pizzo nero, Veronica sorrise compiaciuto e lo abbassò.
Cominciò a far correre la sua lingua sulla mia asta, leccava le palle, le prendeva in bocca e delicatamente le mordicchiava, poi lo prese in bocca con delicata maestria, le sue labbra succhiavano, la sua lingua leccava ed il mio pene si tendeva sempre di più. Sublime creatura.

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